Gli esordi


Fidenco era già in forza alla RCA Italiana a Roma, nella quale era stato introdotto da Franco Migliacci, come pianista e arrangiatore. Le sue canzoni sarebbero state interpretate da cantanti della RCA stessa.

Per questo motivo il direttore artistico Enzo Micocci giudicò interessante anche la sua voce, come del resto quella di Gianni Meccia con Odio tutte le vecchie signore e del primo Modugno (entrambi scoperti da lui).

Il regista Maselli desiderava inserire nella colonna sonora del già citato I delfini un brano di Paul Anka, Crazy love, ma la sua richiesta economica a titolo di royalty fu giudicata eccessiva. Maselli si rivolse dunque a Micocci, che gli propose un brano inedito, What a Sky, composto dal maestro Giovanni Fusco. Il provino fu inciso da un giovane Little Tony, dal figlio di Fusco e da Fidenco. Fu proprio quest'ultimo ad essere preferito dalla produzione.

La casa discografica inizialmente non prevedeva la pubblicazione del pezzo su 45 giri, ma le pressioni da parte dei negozianti e dei grossisti, dovute alle pressanti richieste del pubblico (il film non fu accolto molto favorevolmente nelle sale, ma la canzone godette di un inaspettato e clamoroso successo), spinsero l'etichetta non solo a pubblicare la versione inglese, ma a riportare di corsa Fidenco in sala d'incisione per registrare sulla stessa base orchestrale la versione in italiano Su nel cielo da mettere sul lato B del 45 giri che il 31 dicembre 1960 arriva prima in classifica per tre settimane.

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