Tutti le canzoni di Iva Zanicchi
Non so mai perché ti dico sempre sì
testarda io che ti sento più di così
e intanto porto i segni dentro me
per le tue strane follie per la mia gelosia
la mia solitudine sei tu
la mia rabbia vera sei sempre tu
ora non mi chiedere perché
se a testa bassa vado
via per ripicca senza teCristiano Malgioglio / Roberto Carlos, Testarda io / Sei tornato a casa tua|Testarda io, 1974
Biografia
Gli anni '60
Gli esordi e la Carnegie Hall di New York
Dopo un'apparizione televisiva a Campanile sera con Mike Bongiorno, le lezioni di canto e un tour nelle balere romagnole, l'esordio ufficiale avviene nel 1960 con I due campanili di Silvio Gigli: un festival itinerante che cerca di far conoscere al pubblico le località minori del paese e i talenti che vi abitano, facendo scontrare, in ogni puntata, i personaggi di spicco di due centri vicini. Iva partecipa nella squadra che conquista l'accesso alla finale regionale di Bologna. Riceve numerosi complimenti, e lo stesso Silvio Gigli si domanda pubblicamente come un talento simile sia ancora sconosciuto nel suo paese di origine. Nel 1962, su incoraggiamento di Gianni Ravera, si iscrive al Festival Nazionale per voci nuove di Castrocaro. Per partecipare al concorso si trasferisce a Reggio Emilia per prendere lezioni di canto dal maestro Bertani
e farsi un repertorio. Alcuni mesi dopo è segnalata, sempre da Bertani, al concorso cittadino annuale Disco d'oro, che vince, superando nomi come Orietta Berti e Gianni Morandi, anch'essi agli esordi.
Si apre così la strada per Castrocaro. Data per favorita, arriva alla serata finale ma non vince a causa di una laringite che non le permette di tirar fuori la sua grinta interpretativa.
La sua voce "nera" colpisce tuttavia i discografici della nuova etichetta Ri-Fi, che le fanno sottoscrivere un contratto.
Nel maggio 1963 viene pubblicato il suo primo 45 giri contenente le canzoni Zero in amore/Come un tramonto, scritte per lei ed arrangiate dal maestro Gorni Kramer. Nel giugno dello stesso anno venne pubblicato un altro 45 giri, composto dai brani Tu dirai e 6 ore.
Presto arrivano i primi riconoscimenti. Lo stesso anno partecipa con successo al Festival della canzone italiana in Svizzera con il brano Quando verrai e ottiene il massimo dei voti al concorso Ribalta per Sanremo, antesignano di Sanremo Giovani.
Un impresario italoamericano che l'ha sentita a Castrocaro le propone di cantare alla Carnegie Hall di New York. Accetta, viene molto apprezzata dai connazionali d'oltreoceano e torna in Italia innamorata del jazz, del blues e del soul.
Ecco che allora, nel 1964, incide la sua prima canzone di successo: Come ti vorrei/Chi potrà amarti|Come ti vorrei, versione italiana di Cry to Me di Solomon Burke, vende 400 000 copie
. Il brano, presentato inizialmente al Burlamacco d'Oro di Viareggio, viene promosso successivamente in vari programmi televisivi. Subito il 45 giri balza ai primi posti delle classifiche dei dischi più venduti.
La stessa Iva ha ricordato quel momento su Tv Sorrisi e Canzoni nel 1991:
"... quando arrivai alla stazione di Milano ebbi un'emozione grandissima: un facchino che spingeva un carrello carico di valigie stava fischiettando la mia canzone!Per bacco, pensai, allora qualcosa si muove! Mi scivolò quasi la borsa dalle mani, volevo andar lì e abbracciarlo e chiedergli: 'Ma come? Ma perché? Dove sei stato?'...".
Nel 1965, dopo il grande apprezzamento ricevuto l'anno prima, presenta al Festival di Sanremo il brano I tuoi anni più belli/Un altro giorno verrà|I tuoi anni più belli composta da Mogol e Enrico Polito. Il brano, dal punto di vista musicale è costruito sulle escursioni tra alti e bassi e strizza l'occhio al genere rock in alcuni arrangiamenti. Non accede alla finale, ma Iva si crea un suo mercato, soprattutto tra i giovani.
Nello stesso anno partecipa a Un disco per l'estate 1965|Un disco per l'estate, dove è finalista con una delle sue più belle canzoni: Accarezzami amore/Mi cercherai|Accarezzami amore. Il pezzo ha un andamento trascinante, a metà tra blues e melodia, e si presta alla sua interpretazione vibrante e sensuale. Il risultato di mercato rivela come il pubblico adesso abbini la faccia alla sua particolare ed inconfondibile voce". La sua casa discografica immette allora sul mercato il suo primo album Iva Zanicchi, contenente i brani già editi su 45 giri, più la rivisitazione in chiave moderna del brano storico Ma l'amore no, arrangiato da Augusto Martelli, che la cantante propone al programma La prova del nove presentato da Corrado. L'album ottiene il "Premio della critica discografica".
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