Fu soprannominata Pel di carota per via del colore rosso della sua capigliatura.

Biografia



Debutta nel 1960 esibendosi in alcuni locali torinesi come "La Serenella", "La Perla", l' "Hollywood Danze" o "Il Principe", guadagnandosi il soprannome di "Paul Anka in gonnella".

Nel 1962 partecipa alla prima edizione del Festival degli sconosciuti di Ariccia. Il patron del Festival è il cantante Teddy Reno che Rita sposerà nel 1968 in Svizzera, dopo una serie di polemiche (a causa della notevole differenza d'età tra i due, e soprattutto per il fatto che all'epoca Teddy Reno era già sposato ed aveva avuto un figlio dalla prima moglie Vania Protti). Avranno due figli, Alessandro e Giorgio, e decideranno di vivere in Svizzera dal 1968.

Poco dopo il suo esordio diventa famosissima. Escono uno dietro l'altro dei singoli di grandissimo successo: La partita di pallone e Sul cucuzzolo scritte da Edoardo Vianello, Alla mia età (Rita Pavone)|Alla mia età, Come te non c?è nessuno, Cuore versione italiana del brano statunitense Heart, Il ballo del mattone, Non è facile avere 18 anni, Datemi un martello (cover su testo di Sergio Bardotti di If I Had a Hammer), Che m?importa del mondo, Viva la pappa col pomodoro, Solo tu, Stasera con te, sigla del programma televisivo Stasera Rita con la regia di Antonello Falqui, Qui ritornerà, Il geghegè, sigla delle puntate che la videro protagonista nello Studio Uno del 1966, Fortissimo, La zanzara, Gira gira, Questo nostro amore.

È protagonista, nel 1964, dello sceneggiato televisivo Il giornalino di Gian Burrasca tratto dal celebre romanzo per ragazzi di Vamba e diretto da Lina Wertmüller, con musiche di Nino Rota orchestrate da Luis Enriquez Bacalov. Sempre nello stesso anno, la sua popolarità meritò le attenzioni di Umberto Eco nella prefazione al saggio intitolato Le canzoni della cattiva coscienza.

Nel 1965 vince il Cantagiro con Lui. Inizia a girare film dagli incassi miliardari, mostrando una grande vivacità di interprete e cantando anche le sue canzoni (musicarelli): il primo film è Rita, la figlia americana con Totò e regia di Piero Vivarelli. Seguono nel 1966 Rita la zanzara con Giancarlo Giannini e regia di Lina Wertmuller e Non stuzzicate la zanzara con Giancarlo Giannini e Giulietta Masina e regia sempre di Lina Wertmuller. Nel 1967 escono Little Rita nel West con Terence Hill e regia di Ferdinando Baldi e La Feldmarescialla con Terence Hill e regia di Steno.

Il matrimonio nel 1968 ha un effetto destabilizzante nella sua carriera. Nel 1969 partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo con la canzone Zucchero. Senza fortuna vi ritonerà nel 1970 con Ahi ahi ragazzo! e nel 1972 con Amici mai.

In questo secondo periodo della sua carriera prende la strada più difficile della canzone d'autore: interpreta brani di Claudio Baglioni - la cui La suggestione, divenuta in francese Bonjour la France, ha oltralpe un'ottima affermazione discografica, e di Amedeo Minghi; fornisce versioni personali di Io che amo solo te di Sergio Endrigo e Sapore di sale di Gino Paoli, (arrangiamenti di Victor Bach); diventa autrice di testi delle sue canzoni come nell'Lp La valigia del 1985.

Significativa è anche la sua presenza come attrice teatrale: nel 1975 con Erminio Macario in Due sul pianerottolo, poi con Carlo Dapporto in Risate in salotto, fino a interpretare in coppia con Fabio Testi nel 1999 La strada, tratto dall'omonimo film di Federico Fellini con la sceneggiatura di Tullio Pinelli ed Ennio Flaiano per la regia di Filippo Crivelli.

È stata una delle poche interpreti italiane a conoscere una fama internazionale: celeberrima in Brasile, nei paesi di lingua spagnola e in Germania, è stata una delle poche interpreti italiane a entrare nelle classifiche inglesi e americane con Remember me (L'amore mio), e dal 1965 al 1967 fu più volte ospite del Ed Sullivan Show.

Nel giugno del 2000 e del 2001 ha condotto su Canale 5 il varietà musicale di prima serata I ragazzi irresistibili, insieme a Maurizio Vandelli, Adriano Pappalardo e Little Tony, con i quali celebrava i brani che hanno fatto la storia della musica dagli anni sessanta in poi.

Nel 2001 ha inoltre curato una nuova versione dello spettacolo teatrale Giamburrasca, con protagonisti Duccio Cecchi, Gerry Scotti, Katia Ricciarelli e Ambra Angiolini, trasmesso anche da Canale 5 il 5 gennaio 2002.
Dopo una vita passata a fare concerti in giro per il mondo ha deciso di ritirarsi della scene. Il 1 gennaio 2006 alle ore 1.10, durante la trasmissione di Rai Uno L'anno che verrà, che ha scandito l'avvicinarsi del Capodanno, ha reso ufficiale la scelta di ritirarsi dopo aver cantato per l'ultima volta in pubblico.
Nel marzo del 2006 si è candidata alle elezioni per il Senato, Circoscrizione Estero (infatti come Mina anche Rita Pavone risiede con la famiglia in Svizzera ed ha la cittadinanza elvetica da molti anni) nella lista "Per l'Italia nel Mondo" di Mirko Tremaglia, senza però essere eletta.
Nell'ottobre del 2009 è riapparsa in televisione ad una festa dove è stata brevemente intervistata dalle telecamere della trasmissione televisiva La vita in diretta.

Il 6 ottobre 2010 è uno degli ospiti al concerto di Renato Zero in occasione dei 60 anni del cantautore. In quell'occasione ha cantato alcuni suoi successi come Alla mia età, Come te non c'è nessuno e Cuore, e la canzone di Renato Zero Mi Vendo

Nel 2010 un duo di produttori siciliani, composto da Mario Romano e Salvo Sapienza propone il rifacimento de ?La Partita Di Pallone? col featuring di Rita Pavone, ufficialmente "Romano & Sapienza feat. Rita Pavone - La partita di pallone" su etichetta DANCE & LOVE, apprezzato e ballato in tutti i club d'Italia.

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